Il borgo murato, sviluppatosi intorno all'alta torre, domina a 360° il territorio e la sottostante Valle del Tevere da un’altezza di 690 metri s.l.m.
Tale posizione strategica, situata lungo un percorso di collegamento trasversale tra i centri dell'Etruria a ovest e l'asse della Valle del Tevere a est, ha influenzato, nel corso dei secoli, la storia di questo insediamento dalle origini antichissime, come documentano i rinvenimenti sparsi e i siti archeologici presenti lungo i percorsi di altura e nella sottostante valle.
Il castrum Munte Sante Marie divenne, nel 1250, la roccaforte di Guido di Montemigiano, che da quel momento attribuì al ramo della sua famiglia l’appellativo di Marchesi del Monte Santa Maria. Nel 1355 fu eretto a marchesato autonomo dall’imperatore Carlo IV, ottenendo concessioni e privilegi successivamente confermati con il diploma del 1699 dall’imperatore Leopoldo d’Asburgo.
Monte Santa Maria si trovava al centro del marchesato. Questo feudo imperiale, raro esempio sopravvissuto in Italia, mantenne la propria esistenza e indipendenza per circa cinque secoli e mezzo, grazie alla posizione strategica della sua inespugnabile roccaforte.
Il marchesato sopravvisse fino al 1815, quando, a seguito del Congresso di Vienna, si decise la soppressione dei piccoli feudi, autorizzando così il granduca Ferdinando di Lorena ad annetterlo al Granducato di Toscana.
L'amministrazione del Marchesato
Con il diploma di investitura imperiale del 1355 vennero stabiliti chiaramente i privilegi e i diritti di cui godeva il feudo, garantendogli totale autonomia nell’imporre leggi, regole e sanzioni.
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Libertà di far pace e guerra e di stipulare patti di alleanza
Questo diritto fu esercitato stipulando diversi patti di accomandigia con la vicina comunità di Città di Castello, con la Repubblica Fiorentina e, successivamente, con il Granducato di Toscana.
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Diritto di alta e bassa giustizia per le cause civili e penali (mero e misto imperio), inclusa l’applicazione della pena di morte (potestà di gladio).
Esisteva infatti il "Colle delle Forche", con relativo patibolo, sia presso Monte S. Maria (come raffigurato nella carta incisa da Titi nel 1676) sia a Lippiano, in località Ranzola.
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Diritto di battere moneta (ius faciendi monetam)
Numerosi documenti del XVII secolo testimoniano l’esistenza di una moneta locale, denominata "montesca" o "del Monte", oppure di un fiorino, che circolava nel marchesato.
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Campo franco per il duello
Il campo franco, o "Colle del Duello", si trovava in località Fonte Nuova, vicino alla chiesa di Sant’Agostino. Le cronache raccontano dell’esistenza di due spazi distinti: uno per i combattimenti a piedi e uno per quelli a cavallo. Persone di ogni provenienza si sfidavano a duello, attirando spettatori da lontano.
I Marchesi Bourbon del Monte
I Marchesi del Monte Santa Maria, che nel XVI secolo aggiunsero il nome Bourbon al loro titolo nobiliare, appartengono a una delle più antiche famiglie dell’Italia centrale. Discendevano dai "Marchesi" che, a partire dal X secolo con il marchese Ranieri, governavano gran parte dell’Alta Valle del Tevere tramite rocche e castelli costruiti in punti strategici del territorio.
Esiste un’ampia documentazione archivistica, sia sulla famiglia Bourbon del Monte Santa Maria che sulle vicende del marchesato (tra archivi privati e storici), utile per approfondire la storia dell’Alta Valle del Tevere.
Il Palazzo Bourbon del Monte
Spesso denominato Castello o Palazzo Marchionale, l’edificio fu costruito sulle strutture del castello preesistente tra il 1564 e il 1614 dal marchese Bartolomeo e da suo figlio Gianbattista.
Nel 1894 il marchese Gianbattista Francesco lo vendette, insieme a tutte le proprietà a Monte S. Maria, alla famiglia dei marchesi Capranica del Grillo. Da quel momento il palazzo entrò in uno stato di abbandono e subì gravi danni durante i bombardamenti del 1944.
Bisognerà attendere il 1990, anno in cui il Comune acquisì il palazzo, per iniziare l'opera di recupero di questo edificio simbolo della storia millenaria di Monte Santa Maria Tiberina.
Le sale del museo
Tre sale al piano terra del palazzo ospitano la mostra "Un feudo imperiale nel Centro Italia. Storia del territorio dalle origini al marchesato dei Bourbon del Monte S. Maria".
L’allestimento è stato concepito come un percorso di conoscenza e comunicazione, per tramandare e far rivivere un importante capitolo della storia del territorio, sensibilizzando anche su temi legati a storia, arte, architettura e tradizioni del marchesato e della famiglia nobiliare.
I Sala
All’ingresso si trova la sezione archeologica, con tre vetrine contenenti reperti rinvenuti nel territorio, risalenti dal Neolitico all’VIII secolo d.C. Questi sono suddivisi in tre temi:
Al centro della sala è allestita la sezione Territorio, che evidenzia le fasi storiche principali (preromana, augustea, longobarda, bizantina e infine marchesato 1250–1815), mettendo in luce l'importanza strategica dell’insediamento.
Due fotografie panoramiche a 180°, scattate dalla torre del palazzo, illustrano il rapporto tra territorio e borgo.
Un pannello descrive il Marchesato di Monte S. Maria, accompagnato da un fondale con la carta del marchesato incisa dall’abate Filippo Titi nel 1676.
II Sala
Dedicata alla storia della famiglia dei marchesi Bourbon del Monte, la sala ospita un pannello esplicativo e un fondale con uno schema sintetico dell’albero genealogico.
Sono esposte anche copie di antiche carte del marchesato e un pannello intitolato "I feudi imperiali del Centro Italia".
III Sala
Destinata alla proiezione di un video, che ripercorre, attraverso immagini accompagnate da musica, le fasi salienti della storia di Monte Santa Maria Tiberina e del Palazzo Bourbon del Monte.